Bonus cultura. L'Ali replica a La Stampa TwitterGentile DirettoreLeggo l’articolo online del 21 novembre scorso di Simone Vazzana, dal titolo Come richiedere i 500 euro del Bonus cultura e spenderli al meglio e non posso non rimanere stupito e fortemente contrariato dai suoi contenuti. “Consigliare” di scegliere tutto quello che si può acquistare online, come i libri (e gli eBook) o i concerti – frase che si riporta integralmente – rimandando gli utenti a siti fra i quali Amazon, è assai scorretto, poiché non tiene conto del lavoro e del servizio svolto in maniera capillare dalle librerie “fisiche” sul territorio nazionale, lavoro rivolto a tutti i cittadini di qualsiasi età, alle famiglie, ai giovani che per studio, lavoro, interesse, passione, si rivolgono a professionisti per ricevere suggerimenti qualificati.Fra l’altro, le modalità di fruizione del buono nei negozi fisici sono molto agevoli e del tutto simili a quelle online.Il Bonus 18enni, alla cui strutturazione presso le sedi istituzionali ha preso parte attiva anche l’Ali Associazione librai italiani Confcommercio-Imprese per l’Italia, l’organizzazione più rappresentativa del settore, ha lo scopo primario di promuovere la cultura fra i giovani stimolando in loro anche la passione per la lettura – segmento che ci vede agli ultimi posti in Europa per numero di lettori e di libri letti ogni anno - garantita nel nostro Paese ancora dalle librerie “fisiche”, veri e propri presidi culturali diffusi in maniera capillare che, con grande difficoltà, continuano a proporre il pluralismo dell’informazione e la scelta culturale.Riferirsi esclusivamente, come scritto nell’articolo citato, ad acquisti online, non fa che svuotare di senso il principio alla base di un’iniziativa che vuole stimolare i ragazzi a considerare fondamentali gli strumenti di cultura senza penalizzare gli operatori che quotidianamente ne garantiscono la disponibilità e fruizione.Grato per l’attenzione Alberto GallaPresidente AliAssociazione librai italiani – Confcommercio Imprese per l’Italia