“Anche quest'anno stiamo assistendo al consueto allarme lanciato sul caro scuola, che conferma il male italico di lamentarsi senza voler in realtà risolvere il problema. Dico questo perché denunciare oggi il caro scuola, mentre le famiglie sono impegnate nell'acquisto, quando i listini degli editori sono noti a gennaio (il prezzo, ricordo, lo stabilisce l'editore e non il libraio, che lo subisce) e le adozioni (che peraltro vedono il coinvolgimento dei rappresentanti dei genitori) a fine maggio è la dimostrazione che si cerca solo di andare sulla stampa e non di affrontare il problema”. Così il presidente di Ali-Confcommercio, Paolo Ambrosini, a seguito degli allarmi lanciati in questi giorni dalle associazioni di consumatori e studenti sul caro scuola.

“Sono anni - continua Ambrosini - che noi librai proponiamo la detrazione fiscale per tutti, che unita ai 133 milioni di fondi per il diritto allo studio che le regioni distribuiscono alle famiglie in situazione di disagio economico e agli altri strumenti che possono essere utilizzati per affrontare la spesa dei libri di testo, potrebbe essere una risposta concreta a un dato di realtà: i libri, come tutti i beni e le merci, sono soggetti alle regole economiche e ai costi di produzione e al pari di tutti gli altri beni subiscono gli effetti dell'inflazione. Denunciare gli aumenti senza indicare le soluzioni è troppo semplice e puerile”.

E aggiunge: “Noi abbiamo proposto al Ministro e alle Commissioni Cultura e Istruzione la detrazione e la costituzione di un tavolo di filiera per un confronto su tutti i problemi che ci sono. Ricordo inoltre che le librerie e le cartolibrerie sono le uniche imprese che oggi garantiscono un servizio tutto l'anno sui libri di testo, compreso quello della compravendita dei testi usati, e che la loro attività genera benefici alla collettività”.

“Continuare a attaccare chi con il proprio lavoro contribuisce a fornire un servizio, a distribuire ricchezza e costituire un presidio del territorio,- conclude il presidente di Ali-Confcommercio - ci sembra come tagliare il ramo sul quale si è seduti. Invito quindi tutte le associazioni dei consumatori a sottoscrivere, come ha già fatto con noi Adiconsum, la nostra proposta per la detrazione fiscale dei libri”.
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