Può la fruizione culturale e la lettura di libri essere riservata a pochi ed essere quindi un bene di lusso? Leggendo i dati dell’osservatorio sui consumi culturali di Impresa Cultura Confcommercio, di cui Ali è parte, sembrerebbe proprio di sì. Sono, infatti, in calo tutti gli indicatori sui consumi culturali e sui libri, con il paradosso di una spesa media in aumento, segno che chi consuma cultura spende mediamente di più di quanto spendeva un anno fa: è quanto si legge in una nota di Ali-Confcommercio.

“È paradossale - dichiara il presidente di Ali-Confcommercio Paolo Ambrosini - che in presenza di dati così preoccupanti la risposta nella di legge di bilancio sia il ‘non pervenuto’, come se la lettura sia ritenuta dalle istituzioni fatto che non necessita di strategia pubblica. E tutto questo in assenza dall’insediamento del governo ad oggi di un momento di ascolto. Per questo torno a sollecitare le istituzioni e il ministro Giuli in particolare, affinché venga convocata la filiera del libro”.

“Come imprese e cittadini - conclude Ambrosini – non possiamo accettare che l’Italia, paese che proprio alla cultura deve lo straordinario successo dei flussi turistici - si veda anche il rapporto di impresa cultura Italia (http://bit.ly/3AsnSaK) - non abbia una strategia di intervento pubblico sul libro e la lettura, che del mondo culturale rappresenta uno dei settori principali, come attestano tutti gli studi e le ricerche.”


Roma, 04.11.2024
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